Un carrello realizzato seguendo la fisionomia dell'atleta
Chi
Sara Bertolasi ha partecipato alle Olimpiadi di Londra del 2012 con Claudia Wurzel e alle Olimpiadi di Rio del 2016 con la compagna Alessandra Patelli. Ora punta a diventare la prima donna nella storia del canottaggio italiano a partecipare a tre giochi olimpici.
La sfida
Sviluppare un carrello ergonomico ad hoc per permette a Sara di ridurre i dolori provocati dalle lunghe ore spese in barca durante i duri allenamenti.
“Non pensavo fosse possibile una così rapida personalizzazione, poiché fino ad oggi la fibra di carbonio utilizzata per modelli standard rendeva difficile customizzare il pezzo„
Sara Bertolasi
Sara Bertolasi - Canottiera Italiana
La prototipazione
Il punto di partenza è stato realizzare un calco dell’ergonomia dell’atleta in posizione di utilizzo del carrello. Successivamente, le curve rilevate dal calco sono state importate nel software di progettazione, per poi sovrapporle al modello della seduta standard. È stato fondamentale l‘utilizzo di varie tecnologie per la realizzazione dei primi prototipi di studio, affinchè si potesse ottenere un riscontro oggettivo tra geometrie digitali e geometrie fisiche. Sara in questa fase ha potuto provare un primo prototipo per testare le due posizioni base del vogatore assunte durante l’esercizio, dandoci feedback molto utili per le successive modellazioni. In questo modo, la geometria della seduta è stata ri-adattata alle caratteristiche fisiche dell’atleta.
Il brief
- Forma più ergonomica che segue la postura dell’atleta
- Differenziazione della seduta nelle diverse aree d’appoggio
- Leggerezza
- Resistenza
- Test funzionali per ottenere la forma più adeguata
- Studio e realizzazione del pezzo in breve tempo
“Già dai primi test ergonomici ho potuto constatare la velocità e l’efficacia delle modifiche sui prototipi„
Sara Bertolasi
Sara Bertolasi - Canottiera Italiana
La prima realizzazione
La prima versione della seduta è stata realizzata con la tecnologia Multi Jet Fusion di HP, in modo che l’atleta potesse testarne la comodità e la funzionalità. Dopo averla montata sul carrello, sono state fatte delle prove di utilizzo in acqua; l’atleta l’ha quindi testata per un allenamento di tre chilometri. Prese in considerazione le osservazioni di Sara, sono state apportate ulteriori modifiche alla geometria della seduta, prima di produrne una versione finale.
La seconda realizzazione
Abbiamo realizzato la seconda versione della seduta allegerendo il design di circa il 20% grazie all'utilizzo di una struttura in lattice. Quest'ultimo modello garantisce all'atleta un maggiore comfort durante l'ultilizzo.